Curiosando,  Mrs Curiosity

LA CORPORAZIONE DEI MAGHI

The Magicians’ Guild

 

Autore: Trudi Canavan
1° Editore: Editrice Nord
Anno edizione: 2007
Pagine: 402 p.
Epoca: sconosciuta
Ambientazione: fantasy
Località: Kyralia, Imardin
Adattamento cinematografico: No

Scuola: L’Università della Corporazione

Genere: Juvenile Fantasy – Young Adult Novel

SAGA: Trilogia The Black Magician

  1. La corporazione dei maghi;
  2. La scuola dei Maghi;
  3. Il segreto dei maghi.

Antagonista: Lord Fergun

 

INTRODUZIONE AL LIBRO

Ad Irmadin, oggi c’è l’Epurazione ed in città c’è tensione.
Il re vuole ripulire il quartiere principale dai dwell, ovvero da tutti quelli che non sono ricchi ma, ovviamente, il popolo è in sommossa.
Sonea era stata una di loro; non era più una dwell da quando viveva con gli zii, dopo che la mamma era morta ed il papà l’aveva abbandonata. Oggi, però, ritrovatasi con i suoi amici di infanzia già pronti a difendersi con le unghie e con i denti, decide di unirsi a loro.

Ma le cose non vanno come sperato, perchè tra le guardie appaiono i maghi.

“Io sono un mago?”

La corporazione dei maghi

Ad Irmadin i maghi sono l’élite della società. Quando c’è un pericolo, il re li schiera contro il popolo per risolvere velocemente i dissidi. Anche oggi è così, lo scoprono ben presto Sonea ed i suoi amici.
Quasi tutti altezzosi e boriosi, ai maghi basta stare lì fermi di fronte alla folla inferocita, impedendole di avanzare grazie a qualche semplice incantesimo minore, per dimostrare il proprio predominio. Totalmente indifferenti alla sassaiola iniziata contro di loro, perché protetti da uno scudo magico, non possono però che rimanere sconcertati quando un sasso volante lo oltrepassa inaspettatamente.

Sonea, infatti, in un impeto di rabbia aveva lanciato un sasso pregando con tutte le forze che superasse la barriera e “BAM”: il sasso si era illuminato di blu e l’aveva oltrepassata, proprio per magia, colpendo in piena fronte uno dei maghi, che rovinò, ferito, a terra. Ma chi ha lanciato il sasso usando la magia? Un mago nemico o qualcuno che non sapeva di essere dotato di tali poteri?
La reazione dei maghi è immediata ed un ragazzo cade morto sotto il fuoco incrociato. Il tumulto si accende, la folla è fuori controllo.

 

Sui due fronti non si comprende chi sia più sbalordito, se i maghi, ancora increduli perchè tutti sanno che non esistono maghi fuori dalla Corporazione, men che meno tra i dwell; o Sonea, che si guarda sbigottita le mani domandandosi come abbia fatto.

Lord Rothen, dopo un attimo di esitazione, riesce ad individuare subito il colpevole. I due si guardano, ma è solo per un attimo, perché vistasi scoperta, Sonea fugge via come se non ci fosse un domani.

E’ aperta la caccia… o forse no?

Il pericolo di un mago naturale

Ma perché i maghi della Corporazione sono così preoccupati?
Nel regno di Kyralia, la magia può essere appresa solo diventando un discepolo di un mago anziano, ma prima i poteri devono essere valutati e sbloccati, e poi si può iniziare l’apprendimento. Le leggende, però, parlavano anche di alcune eccezioni, ovvero dei cd. maghi “naturali”, giovani dotati di grandi poteri ma completamente fuori Controllo.

«Sappiamo già che cosa accade quando un novizio non possiede il Controllo. Se questa ragazza è un mago naturale, ci dobbiamo attendere che sia più potente di un novizio medio, forse anche più di un mago medio. Se non la troveremo e non le insegneremo il Controllo, costituirà un grave pericolo per la città».

Trovare Sonea, quindi, diventa una priorità per l’intera Corporazione perché la sua inesperienza potrebbe portare ad una strage.

Fuggire, invece, diventa la priorità di Sonea, la quale, ignara del pericolo che corre, grazie all’aiuto dell’amico Cery e dei Ladri, rimarrà nascosta nei cunicoli sotterranei della città per molto tempo.

La lunga fuga

La prima parte di questo libro è, così, tutta incentrata sulla fuga e sulla ricerca di Sonea, e questo fino a metà libro. La prima parte si concluderà solo quando anche Sonea si renderà conto che i suoi poteri stanno collassando e arriverà proprio Lord Rothen che riuscirà, appena in tempo, a farle ritrovare il Controllo.

Tutta la seconda parte, invece, si svolge all’interno della Scuola della Corporazione, dove Rothen cercherà di insegnare a Sonea le basi della magia, invogliandola a restare con loro e nell’attesa che venga nominato il suo tutore.

Anche in questa fase ci saranno misteri e intrighi; starà a Sonea scegliere la strada giusta da intraprendere.

 

PERSONAGGIO PRINCIPALE

  • La corporazione dei maghi
    La guilde des magiciens – Edizione Francese

    Sonea, è la giovane protagonista della “Corporazione dei maghi”. Quando scopre di saper usare la magia è la prima a rimanerne sconcertata. Nel mondo dei dwell nessuno sa come funzioni o cosa sia la magia, perché la Conoscenza appartiene esclusivamente ai membri della Corporazione. Non sappiamo neanche se il dono della magia in lei possa essere stato ereditato. Da una prima lettura, infatti, emerge solo che i genitori di Sonea lavoravano in una “Casa” di ricchi signori, e che poi furono cacciati perché accusati di aver “rubato qualcosa”. La madre era morta ed il padre l’aveva abbandonata. Forse qualcosa verrà spiegato in futuro, ma per ora questo è tutto.
    Sonea è una ragazzina inizialmente spaventata ma che, in effetti, non ha mai paura di osare. E’ intelligente e sveglia, vuole imparare ad usare quei poteri che ha scoperto di avere ma vuole anche restare tra la sua gente. Tra i membri della corporazione si sente un’estranea, una reietta e vorrebbe fuggire. Eppure, al momento di prendere la decisione finale, prevarrà l’orgoglio ed il desiderio di apprendere. Una sensazione che ho avuto per tutto il libro è stata che Sonea sia leale solo a sé stessa.
    Non è neanche ingenua o sprovveduta: in ogni momento, di fronte ad ogni nuova persona che incontra, lei pensa solo a sé, a cosa è meglio per sé, e poi sceglie cosa fare. Non è una persona leale, o meglio, la sua lealtà va a chi ritiene in quel momento possa farle raggiungere l’obiettivo prefissatosi.

 Cooprotagonisti
  • Lord Rothen, è il primo mago che individua le potenzialità magiche di Sonea, e per la legge della Corporazione dovrebbe essere il suo Tutore nel caso la ragazzina volesse continuare a studiare la magia. ed è sempre lui che la trova in extremis e che riesce ad evitare il peggio quando i poteri di Sonea stanno per esplodere. Insegna Alchimia, una delle discipline più importanti nella scuola della Corporazione. E’ una persona corretta e leale, potremmo dire il “buono” del racconto. Per lui, tutti coloro che sono in grado di praticare la magia sono uguali, anche se di origine dwell;
  • Cery è un dwell, suo padre aveva lavorato per i Ladri dei sotterranei di Irmadin e quindi è molto rispettato dalla sua gente. E’ grazie a lui ed ai suoi contatti che Sonea riesce ad ottenere protezione dai Ladri, ed è sempre grazie a lui che entra in possesso del suo primo libro di magia, trafugato una sera dalla Corporazione. Cery è un ragazzo leale, si comprende che ci tiene molto a Sonea ma per adesso, tra i due, c’è solo un affetto sincero;
  • Lord Dannyl è stato il novizio di Lord Rothen. Dannyl è un uomo imponente, alto, che incute molta soggezione, ma i suoi modi cordiali mettono chiunque a proprio agio. Da quando era novizio è sempre stato in rotta con lord Fergun, che lo bullizzava e denigrava in ogni momento. Il suo lavoro è un po’ quello del ricercatore, fa esperimenti e ricerche “scientifico-magiche”, come quello dell’“impronta del pensiero sulla carta”;
Personaggi secondari
  • Lord Fergun, è, invece, il “cattivo”. Potremmo paragonarlo a Lucius Malfoy di Harry Potter. Apertamente contro l’ingresso dei dwell tra le file dei maghi, farà di tutto per divenire Tutore di Sonea, persino rapendo il suo amico Cery e ricattandola affinché scelga lui. Il suo scopo? Screditare ancora di più i dwell e bloccarle i poteri. Anche Fergun è un insegnante, in particolare dell’Arte Guerriera, tuttavia una delle sue materie, l’arte del combattimento con la spada, non è ancora “ufficialmente” insegnata nella scuola;
  • Lord Akkarin, il Sommo Lord. In questo libro la sua partecipazione è solo marginale ma al contempo lascia presagire ben più oscuri risvolti nei libri successivi (basti pensare che, in lingua originale, il terzo libro della trilogia si intitola “The High Lord”, ovvero “Il Sommo Lord”). ***Spoiler*** Viene visto da Sonea praticare magia nera ma è anche il mago che salverà Cery dalla sua prigione permettendo, così, alla giovane maga di scegliere liberamente il proprio futuro.

DUE COSUCCE SULL’AUTORE

Trudi Canavan – instagram

Come molte scrittrici di cui abbiamo parlato e parleremo, anche Trudi Canavan ha affrontato un percorso impervio prima di raggiungere il grande successo che la investì dopo la pubblicazione della “Corporazione del Maghi”.

La Canavan è australiana. Fin da piccola aveva una grande passione per l’arte così intraprese subito gli studi artistici, con grande successo, ed appena diplomata lavorò per una delle più famose riviste fantasy australiane, la Aurealis.

Ad un certo punto, ancora giovanissima, in lei maturò il desiderio di scrivere un libro prima dei suoi 25 anni. E sì, un semplice ma intenso desiderio. Ma sappiamo che desiderare non basta, e la scrittura richiede passione e dedizione.
E’ così che la giovane Trudi, nel 1994, si licenzia dal suo “sicuro” posto di lavoro per lavorare da freelance. Ora è libera di gestire i propri orari, e metà del proprio tempo lo dedica alla sua passione, scrivendo e frequentando corsi per perfezionare ed affinare il proprio talento.

Nel 1995 aveva già realizzato la prima stesura della “Corporazione dei Maghi”. Ma non ne era ancora soddisfatta.
Iniziò un lavoro di scrematura ma anche, come dice lei, di approfondimento della trama, finendo per realizzare l’intera trilogia. Eppure gli editori continuavano a non rispondere alle sue lettere.

No Simultaneous Submissions’ rule

Trudi però, non demorse. Piuttosto che rimanere con le mani in mano, concentrandosi sul silenzio degli editori, scrisse un racconto intitolato “Whispers of the Mist Children” e lo inviò alla rivista fantasy per la quale aveva lavorato tanti anni, la Aurealis. Ed un po’ per pudore, un po’ “per non metterli in imbarazzo nel caso avesse scritto un brutto racconto”, lo inviò sotto falso nome, con un alias, in modo da non farsi riconoscere.

Il racconto ebbe un grande successo, e così dovette rivelare, dietro lo stupore di tutti, la sua vera identità.

Nel 1999 il suo racconto d’esordio vins il primo premio dell’Aurealis Award, come miglior racconto fantasy dell’anno.

Dalle stalle alle stelle

Il 1999 fu quindi l’anno della svolta, perse molti suoi clienti da freelance, si lasciò con il marito e cambiò casa, eppure, proprio quando tutto sembrava volgere al peggio, una delle più famose case editrici australiane accettò di pubblicare la sua “Trilogia del Mago Nero”, che negli anni non aveva mai abbondonato, ritoccandola e correggendola con costanza ed assiduità.

Il primo libro fu pubblicato nel 2001, e gli altri due nei due anni successivi. Per mesi furono i libri fantasy più venduti d’Australia.

All’inizio del 2006 la Canavan firmava, con una casa editrice britannica, un contratto a sette cifre per la pubblicazione del prequel e del sequel della Trilogia del Mago Nero.

Insomma, ci sono voluti sette anni e mezzo e un sacco di duro lavoro prima di ottenere un contratto di pubblicazione. Così come ci è voluta anche molta determinazione e grandi sacrifici economici, ma alla fine anche Trudi ha trasformato i suoi sogni in realtà.

 

 

VALUTAZIONE

 

3 pecorelle

 

Trudi Canavan ha scritto, dal 2001, ormai quattro saghe e la sua fama è pacificamente riconosciuta, ma chi volesse approcciarsi ai suoi libri partendo da questo, come è capitato a me, non so quanto sarà propenso a leggere i successivi.

Il libro è diviso in due, e la prima parte è molto, molto, molto lunga!

Le due realtà, quella dei maghi e quella di Sonea, si alternano ad ogni passo. Vediamo come si comportano i protagonisti da una parte e dall’altra parallelamente tra loro, ma questa lunga fuga aggiunge molto poco alla trama, anzi rende il libro noioso. Avrei quasi voluto lasciare perdere ma non è nella mia natura lasciare un libro a metà.
Così ho atteso speranzosa finché, finalmente, nella seconda parte, mi è parso che il libro fosse finalmente partito. Emergono rivalità fra maghi, complotti, intrighi o pericoli in agguato dietro ad ogni porta.

Fino a che arrivi a scoprire quello che volevi sapere fin dall’inizio, ovvero come funziona la magia in questo mondo fantastico e come funziona la scuola della Corporazione. Inizi, finalmente, a chiederti come andrà a finire, e quando stai per scoprirlo… eccolo là, un ultimo colpo di scena che ti spinge a leggere il libro successivo.

Similitudini con Harry Potter?

La corporazione dei maghi
Edizione Indonesiana

Anche qui, come per la saga di Harry Potter, leggendo il libro si comprende che la trilogia era stata scritta tutta in una volta. Il finale, infatti, se da una parte conclude il primo libro, dall’altra apre un nuovo ed inatteso filone che ci accompagnerà fino al terzo volume.

Le similitudini con Harry Potter sono molte (come alcuni hanno giustamente osservato), tuttavia leggendo qualcosa in più sulla vita dell’autrice ti rendi conto che, bene o male, è stato un caso. Ebbene sì.

L’autrice ha iniziato a scrivere la Trilogia del Mago Nero nello stesso periodo della Rowling (1995), ed anche se la pubblicazione di Harry Potter è avvenuta qualche anno prima (1997), all’epoca la trama della Canavan era già stata impostata. Certo, ormai la magia era diventata un argomento “popolare”, e questo può aver contribuito al successo delle sue opere.

 

Un classico Fantasy 

Il libro della Canavan non è proprio un YA ma più un classico fantasy ambientato in un mondo fantastico, dove la protagonista è una ragazzina. L’ambiente scolastico non è affrontato quasi per niente, lasciando intuire che di questo si parlerà nel secondo romanzo, mentre è incentrato molto sulle scelte di Sonea e sulle motivazioni che la spingono a prediligere un percorso piuttosto che un altro.

Dobbiamo però ricordarci che questo libro è stato pubblicato nel 2001.

La corporazione dei maghi
Edizione Australiana

Prima degli anni ‘90 i libri fantasy si basavano prevalentemente su miti eroici o folkloristici, trasposti in ambientazioni fantasy. Insomma c’erano profezie, missioni, draghi e per lo più protagonisti maschili, tanto che la serie della Rowling, ancorché innovativa, conteneva quasi tutti questi cliché. Nondimeno il loro pregio, assieme ai romanzi della Canavan, fu quello di “svelare” la magia.
Prima di loro, infatti, anche nel mondo fantasy la magia era un potere oscuro, ovvero nascosto, per pochi eletti, senza che fosse svelato al lettore come si acquisisse o come si imparasse ad usarlo.

 

Dal 2000 in poi, invece, molti scrittori iniziarono a raccontare in maniera più accurata il mondo magico, anche se attraverso i sottogeneri fantasy del “grimdark” o dell’“urban”.

La protagonista femminile

Ulteriore novità apportata dalla Canavan alla letteratura fantasy è sicuramente l’aver creato una protagonista principale femminile che, tuttavia, non riveste il “solito” ruolo in cui veniva relegata nel fantasy. Nel 1995, infatti, i personaggi femminili ricoprivano sempre uno di questi tre ruoli: la principessa, la guerriera o la sacerdotessa casta. Con la creazione di Sonea, finalmente, tutto questo cambia; in fondo anche lei è stata “un’innovazione letteraria”, perché traendo spunto da questo romanzo sono nate tantissime protagoniste coraggiose, intrepidi ed autosufficienti!

La Corporazione dei Maghi

La storia di Sonea è più complessa di quella di Harry Potter. È come se trovassimo due storie nello stesso romanzo.

Nella prima parte:

  1. Sonea scopre di essere speciale, e questo la strappa dalla sua vita ordinaria;
  2. Non capisce cosa sta succedendo e non ha un mentore che la aiuti ad affrontare il suo nuovo dono;
  3. Si nasconde e cerca di capire come gestire i suoi poteri anche da sola ma è impossibile, anzi, sta rischiando la sua vita e quella degli abitanti della città;
  4. All’apice del pericolo, comprende la situazione e si affida a quello che fino a quel momento aveva considerato un nemico;
  5. Viene salvata.

Nella seconda parte:

  1. Rothar, il mentore, la istruisce e l’aiuta a vincere le sue paure;
  2. Sonea scopre il mondo straordinario della magia e conosce persone nuove;
  3. Questo precario equilibrio si spezza di nuovo. Lord Fergun le proporne un accordo all’apparenza soddisfacente per entrambi, eppure fin dall’inizio Sonea percepisce qualcosa che non va e non sa come venirne fuori.
  4. Nell’ombra, solo il Sommo Lord l’aiuterà indirettamente a trovare la sua strada, ma mentre una verità verrà fuori, un’altra dovrà essere celata… per il bene di tutti.
L’antagonista

L’antagonista, in questo primo libro, sembra essere Lord Fergun. È sicuramente il “cattivo” di turno, ma si legge, tra le righe, che all’interno della Corporazione si cela qualcosa di più pericoloso ed oscuro che non è ancora emerso del tutto ma che farà la sua apparizione sicuramente nel secondo libro.

 

IN CONCLUSIONE

La corporazione dei maghi
La corporazione dei maghi -edizione straniera

Mi sento di rimandare una più accurata valutazione in merito a “La corporazione dei maghi” dopo aver letto tutti e tre i libri della trilogia. Per adesso posso dire che l’ambientazione è perfettamente studiata, se vi piace il fantasy la Canavan è una grande autrice. Nulla è lasciato al caso e nulla è fuori posto, dal mondo sotterraneo dei Ladri alla grande Università della Corporazione, anche se spesso si perde nelle descrizioni.

La prima parte è veramente pesante; ad eccezione della piccola incursione notturna all’Università, io l’ho trovata mortalmente noiosa. La seconda parte, invece, è molto più interessante. Si parla di magia, si spiega la magia e si vive la magia, ovunque. Ma è una magia diversa da quella di Harry Potter, più formale e meno giocosa.
Irmadin ha nemici ovunque e la magia serve a combattere la città dagli invasori… non c’è solo “un mago” di cui avere paura. La Corporazione è un esercito con regole ferree dalle quali è difficile discostarsi, forse un po’ in declino.

In questo mondo i bambini vengono analizzati dai maghi esperti per valutare se sono dotati del potenziale magico, e poi vengono “sbloccati”. Ci sono persone, come Lord Fergun, che non volevano diventare maghi ma che vi sono stati costretti loro malgrado, perché avere un mago in famiglia dava “alla Casa” di appartenenza, un grande prestigio.

Insomma, diciamo che questo romanzo è stato “rimandato a settembre”, in attesa di leggere il seguito!

 

Se volete leggere di altre scuole magiche e misteriose, ne potrete trovare un elenco qui!

Bye Bye

 

 

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